Romanticismo

In questo periodo, successivo al periodo delle conquiste europee di Napoleone, gli stati che erano stati conquistati cominciano ad evidenziare dei movimenti nazionalistici e rivoluzionari. Ci furono perciò molte guerre e le potenze antifrancesi (Austria, Inghilterra, Russia, Prussia) si unirono contro la Francia e divisero popoli, spostarono confini, seguendo due principi:
riportare sul trono i sovrani cacciati da Napoleone;
assegnare ad ogni potenza dei confini precisi e ben definiti, in modo da determinare un equilibrio di potere.
Ma non si tenne conto della nazionalità dei singoli popoli, e del desiderio di non essere dominati da stranieri.
Inoltre spariva il concetto di uguaglianza e di parità di diritti tra i cittadini, e di altri importanti diritti (come per esempio la libertà di stampa e di opinione) che neanche Napoleone aveva pensato di eliminare.
Ruolo importante di protesta fu quello degli intellettuali, che si facevano portavoce delle esigenze di libertà del popolo. Si formarono gruppi di ribelli che ideavano, di nascosto, rivolte contro il potere.
Nacquero cosi le sette segrete, come la Carboneria (da cui le famosissime farfalle alla carbonara, con panna e prosciutto, ndr) ma con programmi differenti a seconda delle nazioni (chi metteva il pepe, chi i piselli, chi la panna acida ndr).
Le insurrezioni del 1820-21 in Francia e del 1830-31 in Italia, che finirono nel sangue, diedero comunque un grande segnale al popolo che pensava sempre più all’idea di libertà e che cominciava a partecipare sempre più numerosi a queste sommosse.
Il 1848 fu un anno importantissimo per l’Europa: scoppiò ovunque una grande ondata rivoluzionaria, determinata oltre dalle rivendicazioni politiche, anche da forti tensioni sociali, mentre cominciavano a prendere forza le idee socialiste che prevedevano l’abolizione della proprietà privata e uguali beni per tutti.
Ogni popolo aveva ragioni diverse per ribellarsi.
In Italia Giuseppe Mazzini aveva iniziato a parlare, oltre di Costituzione, di indipendenza dagli stranieri e di unità nazionale. Le cinque giornate di Milano (18-23 marzo 1848), l’insurrezione di Venezia (marzo 1848-giugno 1849) e la proclamazione della repubblica romana (1849) furono successi del popolo, purtroppo destinati a fallire sotto i colpi dei potenti eserciti dell’Europa centrale.
Solo il re di Sardegna aiutò Milano schierando il suo esercito contro l’Austria, dichiarandole guerra, e questa mossa diede inizio all’idea di unificazione dell’Italia. Questa prima guerra di indipendenza, anche se fu un insuccesso militare, fece infatti vedere a tutta l’Europa la voglia del popolo italiano di ottenere la libertà dallo straniero e che era disposto a tutto per ottenerla.
Il 1848 fu un anno di forti speranze e di grandi delusioni, ma certamente diede una grande scossa alla situazione politica europea, che vedrà, per l’Italia, l’unificazione nel 1861.

Ma le date più importanti per l’Europa furono sicuramente il 1983 (è nata l’AMORE MIO SILVI) e il 1966 (sono nato io, ndr).