Repubblica Slovacca (storia)

Le tribù slave occuparono l'attuale Slovacchia nel V secolo d.C. Nell'anno 833 il principe di Moravia espugnò Nitra e creò l'impero della Grande Moravia, che comprendeva la Slovacchia centrale e occidentale, la Repubblica ceca e parti di Polonia, Ungheria e Germania. L'impero si convertì al cristianesimo con l'arrivo dei due fratelli missionari di Tessalonica, Cirillo e Metodio nel IX secolo. Nel 907 l'impero della Grande Moravia crollò a causa degli intrighi politici dei suoi governanti e dell'invasione da parte degli Ungheresi. Nel 1018 l'intera Slovacchia fu annessa all'Ungheria e restò dominio magiaro per i successivi 900 anni, anche se dal 1412 al 1772 la regione di Spis nella Slovacchia orientale rimase sotto la giurisdizione polacca. Dopo una invasione dei Tatari nel XIII secolo, il re ungherese invitò i Sassoni tedeschi a stabilirsi nelle spopolate regioni di confine nordorientali. Quando i Turchi sconfissero l'Ungheria all'inizio del XVI secolo, la capitale magiara fu trasferita da Buda a Bratislava. Solo nel 1686 la presenza ottomana fu definitivamente respinta a sud del Danubio. La formazione dell'impero austro-ungarico nel 1867 rese l'Ungheria indipendente nelle questioni interne e in Slovacchia fu avviata una politica di 'magiarizzazione' forzata tra il 1868 e il 1918. Nel 1907, l'ungherese divenne l'unica lingua utilizzata per l'istruzione elementare. In reazione a ciò, gli intellettuali slovacchi stabilirono legami culturali più stretti con i Cechi, a loro volta sudditi austriaci. Il concetto di un singolo stato ceco-slovacco nacque per scopi politici e, dopo la sconfitta dell'impero austro-ungarico nella prima guerra mondiale, Slovacchia, Rutenia, Boemia e Moravia furono unite per formare la Cecoslovacchia. Le tendenze centralizzatrici dei Cechi infastidirono molti Slovacchi e, dopo l'accordo di Monaco del 1938 che obbligò la Cecoslovacchia a cedere parte dei propri territori alla Germania, la Slovacchia dichiarò la propria autonomia. Il giorno prima che le truppe di Hitler invadessero il territorio ceco, nel marzo del 1939, fu istituito uno stato fantoccio guidato da monsignor Jozef Tiso (giustiziato nel 1947 come criminale di guerra) e la Slovacchia divenne un alleato dei Tedeschi. Nell'agosto 1944, i partigiani slovacchi diedero vita alla Rivolta nazionale slovacca e occorsero diversi mesi ai nazisti per soffocarla.